Body shaming significa letteralmente “derisione del corpo” ed è la discriminazione, in termini di derisione, per l’aspetto fisico. Un tema sempre attuale, che ha spesso tragici effetti se sottovalutato.
Di cosa si tratta?
Il Body shaming è l’atto di deridere qualcuno (di qualsiasi età, etnia, sesso…) per uno o più caratteristiche fisiche. Consiste nel portare la persona colpita a vergognarsi del proprio aspetto e questo crea, nella vittima, un vero e proprio trauma.
Spesso, infatti, chi ha subito o subisce Body shaming, è tendenzialmente ansioso, presenta bassi livelli di autostima, e, in casi gravi, inizia a soffrire di disturbi alimentari come bulimia o anoressia e può arrivare all’auto lesionismo.
Il Body shaming non è una novità, ma con l’uso dei social network è andato intensificandosi. Fortunatamente, proprio per la sua diffusione, oggi viene riconosciuto (in alcuni casi come reato) e combattuto in particolare dai personaggi della tv e dello spettacolo che per primi, spesso, subiscono body shaming da parte degli haters (letteralmente “odiatori”). Tra i casi più eclatanti delle ultime settimane, l’attacco a Emma Marrone per il suo look durante il Festival di Sanremo. La cantante, dopo la critica per l’utilizzo delle calze a rete fatta dal giornalista Davide Maggio, ha replicato così sui social «Le persone si dimenticano che le parole hanno un peso specifico importante, c’è chi le sa reggere. Ma c’è anche qualcuno, soprattutto sui social, che è molto fragile e rischia di cadere in un buco senza fine». E aggiunge: «Non si può più stare zitti di fronte al fatto che chiunque possa parlare di un’altra persona in un modo così scorretto». A sostenere Emma, Antonella Clerici che fa un appello: «Ragazze ricordatevi: è l’unicità che fa la differenza. Non è il fatto di conformarsi a quello che fanno tutte, bisogna essere diverse» e conclude dicendo che lei stessa ha fatto delle sue imperfezioni la sua forza.
Body shaming: perché è importante prevenire?
I più colpiti dal Body shaming sono gli adolescenti e, nella maggior parte dei casi, sono anche coloro che accusano di più il colpo, arrivando a manifestare disturbi come depressione, ansia e attacchi di panico, problemi alimentari, e così via. Ecco perché è importante riconoscere e non sottovalutare le azioni di Body shaming che, spesso, colpiscono soggetti già deboli (obesità, malformazioni o patologie sono spesso il punto di partenza). Risulta quindi fondamentale, come forma di prevenzione, lavorare sull’autostima di questi soggetti, affinché siano abbastanza forti da non cadere nella trappola di chi trova godimento nel deridere e discriminare il prossimo.
Un altro modo per evitare il diffondersi del Body shaming è quello di sensibilizzare le persone, soprattutto sui social. E proprio per questa causa, l’influencer Chiara Ferragni ha usato la sua notorietà per diffondere un messaggio importante: «La diversità è bellezza. L’imperfezione è bellezza. La felicità è bellezza. La fiducia in se stessi è bellezza. Non lasciate che le altre persone vi rovinino, o che vi dicono chi siete. Mai» seguito dall’hashtag #bodyshamingisforlosers (“chi fa body shaming è un perdente”).
Trattandosi di una grave e subdola forma di bullismo e cyberbullismo che può colpire chiunque, è importante non solo combattere il Body shaming ma anche cercare aiuto in caso di “attacco”. Il percorso con uno psicologo potrebbe, in questo caso, essere d’aiuto per le vittime di Body shaming.
Body positive
Per contrastare il Body shaming è nato il movimento denominato Body Positive. Lo scopo del Body Positive è quello di mettere in mostra il proprio aspetto, anche se non rispetta i canoni estetici convenzionali. Il Body Positive, promosso dalla designer e attrice Lena Dunham, non serve solo a diffondere un concetto di bellezza diverso, ma soprattutto a dare autostima a tutti coloro che non riescono ad accettare le proprie diversità e i propri difetti. #Bodypositivity è l’hastag creato proprio per coloro che hanno deciso di accettarsi per ciò che sono e desiderano mostrarsi in tutta la loro unicità.