Il 14 novembre di ogni anno si celebra la Giornata mondiale del diabete l’obiettivo principale è aumentarne la consapevolezza pubblica e promuoverne la prevenzione, adottando uno stile di vita sano, educando le persone riguardo alle cause, sintomi e possibili complicanze di questa patologia.
In linea di massima le indicazioni nutrizionali per il diabete non differiscono dalle indicazioni di sana e corretta alimentazione di tutti, è dunque fondamentale garantire l’apporto energetico di macronutrienti adatto ad ogni persona, in base agli obiettivi terapeutici, alla presenza contemporanea di altre condizioni o patologie, allo stile di vita ed alle abitudini personali.
Convivere con il diabete senza rinunciare ai piaceri della tavola : carboidrati sì, ma con moderazione.
Se ho il diabete, devo eliminare i dolci, la pasta e tutti gli alimenti che, in generale, contengono carboidrati? No! I carboidrati ci forniscono l’energia per affrontare le giornate e non vanno assolutamente esclusi, ma al fine di compiere scelte alimentari consapevoli e ottimizzare il controllo glicemico, è importante seguire alcune semplici indicazioni, vediamo quali!
1. Assumere alimenti che contengono carboidrati ad ogni pasto (colazione, pranzo e cena). Sia la quantità che la qualità dei carboidrati assunti hanno un effetto importante sulla glicemia. Ad oggi, non esistono evidenze per suggerire l’uso di diete a basso contenuto di carboidrati, ovvero con un apporto inferiore a 130 g al giorno.
2. Quantificare gli alimenti che contengono carboidrati con la bilancia alimentare. Per quantificare correttamente i carboidrati di un pasto è utile usare la bilancia alimentare o, in alternativa, le misure casalinghe. Maggiori
informazioni sul concetto di porzione standard e sulle misure casalinghe sono disponibili al seguente link.
3. Prediligere i cereali integrali ai cereali raffinati: una dieta a basso indice glicemico può determinare un miglioramento del controllo glicemico, riducendo il rischio di ipoglicemie tra un pasto e l’altro. I vegetali, i legumi, la frutta e i cereali integrali devono essere parte integrante della dieta delle persone con il diabete.
4. Limitare il consumo di dolci a 1-2 volte alla settimana: gli alimenti contenenti zuccheri semplici, quando inseriti nella giornata alimentare, devono sostituirne altri contenenti carboidrati. L’eccessivo consumo abituale di dolci può comportare incremento ponderale, insulino-resistenza e ipertrigliceridemia.
5. Evitare di consumare bibite zuccherate, succhi di frutta e spremute di frutta; bibite “light” con moderazione. I dolcificanti acalorici non nutritivi sono sicuri quando consumati in quantità giornaliere moderate. Non esistono evidenze per raccomandare l’uso di alimenti “dietetici” per diabetici.
6. Assumere 2-3 porzioni di verdura al giorno: consumare un’abbondante porzione di verdura prima di iniziare il pasto permette di ridurre l’apporto calorico dello stesso e il picco iperglicemico post-prandiale, con un aumento della sazietà nel breve e lungo termine
7. Assumere 2 porzioni di frutta al giorno: una porzione di frutta equivale a circa 150 g. magari per merenda.
8. Favorire la formulazione di pasti bilanciati: si definisce bilanciato un pasto che apporta fibre, carboidrati, proteine e grassi. Tale composizione nutrizionale garantisce la regolarizzazione del ritmo di fame e sazietà, contribuendo al mantenimento del peso corporeo.
9. Mantenersi attivi: le persone con diabete (e non solo) traggono beneficio dall’essere fisicamente attive. Si raccomanda a tutti di svolgere almeno 30 minuti di attività fisica al giorno.
10. Controllare il peso corporeo: in presenza di obesità o sovrappeso, le evidenze dimostrano che anche riduzioni di
peso modeste (5-10% del peso) promuovono un miglioramento della glicemia, della pressione e dell’assetto lipidico, con una riduzione della prevalenza di diabete tipo 2 del 15%.
Diabete e dieta sicura: prenota una consulenza medica specializzata per evitare diete fai da te
Seguire queste linee guida è un buon punto di partenza per un efficace controllo glicemico all’interno di un’alimentazione sana, aiutando la convivenza (o a prevenire) con il diabete, ma in presenza di questa patologia è essenziale la supervisione di un medico specialista, che possa creare un piano alimentare congruo alla propria condizione di salute ed assolutamente non si deve improvvisare delle diete fai da te, che potrebbero aggravarla.
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A CURA DI
Gruppo di studio ASAND – Diabete Adulto
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Gruppo di studio ASAND
Diabete Adulto