L’infarto miocardico, comunemente noto come attacco cardiaco, è una delle principali cause di morte a livello globale. Questa grave condizione si verifica quando il flusso sanguigno verso una parte del cuore viene interrotto, provocando danni permanenti al muscolo cardiaco. Sebbene l’infarto possa colpire persone di ogni età, riconoscere i sintomi ed intervenire tempestivamente è essenziale per ridurre le complicanze e migliorare le probabilità di sopravvivenza.

In questo articolo esploreremo le cause, i sintomi e le strategie di prevenzione dell’infarto, fornendo informazioni utili per una maggiore consapevolezza e prevenzione.

Cos’è un Infarto e Come si Verifica

L’infarto, conosciuto comunemente come attacco di cuore, si verifica quando il flusso sanguigno verso il cuore viene improvvisamente interrotto. Questo blocco del flusso sanguigno è spesso il risultato della formazione di una placca, composta da grassi, colesterolo, cellule infiammatorie e altre sostanze che si accumulano sulle pareti delle arterie coronarie, i vasi sanguigni che irriguano il cuore.

Con il passare del tempo, questo accumulo di materiale può irrigidire le arterie e ridurre il flusso sanguigno, rendendo più difficile per il cuore ricevere l’ossigeno ed i nutrienti di cui ha bisogno per funzionare correttamente. Quando una di queste placche si rompe o si lacera, può innescare una reazione a catena che porta alla formazione di un coagulo di sangue. Questo coagulo può occludere completamente o parzialmente l’arteria coronaria, bloccando il passaggio del sangue verso una porzione del cuore.

La mancanza di ossigeno e nutrimenti a livello del tessuto cardiaco può provocare danni irreversibili, compromettendo la funzionalità del cuore e, in casi gravi, portando alla morte delle cellule muscolari cardiache. Questo processo, se non trattato tempestivamente, può causare danni permanenti e aumentare significativamente il rischio di complicazioni gravi.

Principali Tipi di Infarto e le Loro Differenze

Esistono diversi tipi di infarto miocardico, ognuno con caratteristiche cliniche specifiche, ma i due principali sono l’infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) e l’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTEMI).

Questi due tipi di infarto differiscono principalmente per la gravità e la modalità con cui si manifestano, ma entrambi richiedono un intervento medico tempestivo per prevenire danni permanenti al cuore.

Lo STEMI è considerato la forma più grave ed acuta di infarto. In questo caso, il blocco dell’arteria coronaria è completo, il che causa una riduzione o interruzione totale del flusso sanguigno verso una porzione significativa del cuore. Questo blocco improvviso provoca danni estesi e rapidi al tessuto cardiaco e rappresenta un’emergenza medica che necessita di un trattamento immediato, come la trombolisi o l’angioplastica, per ripristinare il flusso sanguigno e prevenire danni irreversibili. Il suo nome deriva dall’alterazione caratteristica che appare sull’elettrocardiogramma (ECG), il sopraslivellamento del tratto ST, che indica un danno acuto alla parete cardiaca.

Il NSTEMI, pur essendo meno grave rispetto al STEMI, è comunque una condizione pericolosa che implica un parziale o temporaneo blocco dell’arteria coronaria, riducendo il flusso sanguigno al cuore, ma senza causare il sopraslivellamento del tratto ST sull’ECG. Sebbene in genere il danno al cuore sia meno esteso, l’interruzione del flusso sanguigno può comunque causare lesioni al muscolo cardiaco, richiedendo un trattamento medico rapido per ridurre il rischio di complicazioni come aritmie o insufficienza cardiaca. In entrambi i casi, una diagnosi precoce e un intervento tempestivo sono essenziali per salvare il cuore e prevenire esiti fatali.

Sintomi da Non Sottovalutare: Come Riconoscere un Infarto

I sintomi di un infarto possono variare notevolmente da persona a persona, ma alcuni segnali comuni si manifestano frequentemente. Il sintomo più caratteristico è il dolore o il senso di oppressione al petto, che può essere descritto come una sensazione di schiacciamento, costrizione o bruciore. Questo dolore può irradiarsi non solo al braccio sinistro, ma anche alla schiena, al collo, alla mandibola, alla spalla, e talvolta allo stomaco, creando una sensazione di disagio diffuso. In alcuni casi, il dolore potrebbe essere meno evidente, come una semplice sensazione di fastidio o una tensione al petto, confondendosi con situazioni meno gravi.

Oltre al dolore toracico, altri segnali d’allarme che potrebbero accompagnare un infarto includono difficoltà respiratorie, un’improvvisa sensazione di affanno anche senza sforzo fisico ed un’eccessiva sudorazione fredda. Molti pazienti riferiscono di avvertire nausea, vomito o indigestione, che possono essere confusi con disturbi gastrointestinali, mentre vertigini o svenimenti potrebbero segnalare una carenza di ossigeno nel cuore e nel resto del corpo.

infarto

Prevenzione dell’Infarto: Consigli e Strategie

La prevenzione dell’infarto è assolutamente possibile e si basa su una combinazione di scelte di vita salutari che mirano a ridurre i principali fattori di rischio associati a questa condizione. Uno degli aspetti fondamentali è l’adozione di uno stile di vita sano, che inizia con una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, come pesce, legumi e carne bianca. Questo tipo di alimentazione fornisce i nutrienti essenziali per mantenere in salute il cuore e le arterie, contribuendo a ridurre i livelli di colesterolo e a mantenere la pressione sanguigna sotto controllo.

Oltre ad una dieta sana, è necessario mantenere sottocontrollo il peso attraverso una regolare attività fisica. L’esercizio fisico non solo aiuta a mantenere il peso corporeo nella giusta fascia, ma favorisce anche la circolazione sanguigna, rinforza il cuore e abbassa il rischio di malattie cardiache. Le linee guida suggeriscono almeno 150 minuti di attività aerobica moderata a settimana, come camminare, correre, nuotare o andare in bicicletta.

Altro aspetto cruciale per la prevenzione dell’infarto è evitare il fumo, in quanto il tabacco danneggia le arterie e aumenta la formazione di placche, mentre l’uso eccessivo di alcol può innalzare i livelli di colesterolo e la pressione sanguigna. Limitarne il consumo è essenziale per preservare la salute cardiovascolare.

Infine, è di basilare importanza monitorare e gestire le condizioni di salute preesistenti come l’ipertensione, il diabete e il colesterolo alto, che sono noti fattori di rischio per l’infarto. La prevenzione, quindi, richiede un approccio globale, che include abitudini salutari quotidiane e una gestione attenta delle condizioni di salute preesistenti.

Trattamenti e Cure: Cosa Fare in Caso di Infarto

Il trattamento immediato di un infarto è fondamentale per limitare i danni al cuore e prevenire complicazioni potenzialmente letali. Il primo intervento terapeutico consiste spesso nell’amministrazione di farmaci anticoagulanti come l’aspirina, che aiuta a prevenire la formazione di ulteriori coaguli di sangue, riducendo il rischio di occlusioni aggiuntive.

Inoltre, vengono somministrati farmaci trombolitici o “fibrinolitici”, che sono progettati per sciogliere i coaguli già presenti e ristabilire il flusso sanguigno verso la parte del cuore danneggiata. Questi farmaci devono essere somministrati rapidamente, poiché ogni minuto senza un’adeguata ossigenazione del muscolo cardiaco aumenta il rischio di danni irreversibili.

In alcuni casi, tuttavia, i farmaci non sono sufficienti e sono necessari interventi chirurgici per ripristinare il flusso sanguigno al cuore. L’angioplastica, una procedura minimamente invasiva in cui viene inserito un piccolo palloncino nelle arterie coronarie per allargarle, può essere utilizzata per rimuovere o ridurre l’ostruzione. In situazioni più gravi, si può ricorrere al bypass coronarico, una tecnica chirurgica in cui si creano nuovi percorsi per il sangue, bypassando le arterie ostruite.

Dopo il trattamento acuto, la fase di recupero è altrettanto importante. La riabilitazione cardiaca è un programma integrato che comprende attività fisica, consulenza nutrizionale, supporto psicologico e monitoraggio medico, volto a migliorare la salute cardiaca e prevenire ulteriori infarti. In parallelo, è essenziale adottare cambiamenti nello stile di vita, come una dieta equilibrata, l’abbandono del fumo, la riduzione dell’alcol e l’aumento dell’attività fisica. Questi cambiamenti sono vitali per ridurre i fattori di rischio e migliorare la qualità della vita dopo un infarto.

L’infarto è una seria minaccia per la salute del cuore, ma con la giusta prevenzione, la diagnosi tempestiva ed il trattamento adeguato, è possibile ridurre significativamente i rischi.

Ogni scelta conta, e anche piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza. Non aspettare che sia troppo tardi: prendersi cura del cuore oggi può significare una vita più lunga e sana domani.

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A CURA DEL TEAM DI DOCTORAPP

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